domenica 13 marzo 2022
L’innocenza batte la guerra
La guerra civile – i “troubles” nord-irlandesi, a partire dal 1968, per trent’anni, sono stati una guerra civile, cattiva, e con molti morti, anche nell’esercito britannico mandato per presidiare la provincia, tra protestanti e cattolici – raccontata con proprietà politica e insieme con leggerezza. Vista con gli occhi di un bambino (il racconto sa di autobiografia, Branagh si dice “britannico”, ma è nato a Belfast, e all’avvio dei “troubles” aveva l’età del suo protagonista). Nella vita normale di ogni giorno: i genitori preoccupati, la scuola, le infatuazioni (lei, bravissima in matematica, è cattolica), le visite di rito ai nonni, che si ammalano, anche, qualcuno pure muore (dopo il funerale in Irlanda si banchetta, bevono e ballano pure i vedovi, per quanto tristi), l’innocenza.
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