Putin contro tutti
Il richiamo
delle opere d’arte prestate all’estero è simbolico e dice tutto: Mosca si fa la
guerra da sola. Per oggi e per domani: quale che ne sia l’esito militare, l’attacco
all’Ucraina sarà una macchia per molti decenni, come già si vede – e Mosca stessa
certifica isolandosi.
Putin ha
scatenato una guerra di cui non dà la ragione né l’obiettivo, che a questo
punto non ci sono. E si è alienato il mondo, comprese la Cina e la Turchia che
fingono la mediazione – di aiutare la Russia a uscire dal pantano. Rilanciando
la Nato, l’atlantismo, che ritrova una ragione d’essere.
E la difesa europea integrata – anche se parte con un battaglione: è uno sviluppo inevitabile, tanto più se la Germania voterà un riarmo per 100 miliardi.
È scontato
che il furbo Erdogan media per l’apparenza. È stato aiutato da Putin in Siria e
contro i Curdi, ma non è uno che sta con i perdenti. Della Cina la Russia imperialista
è il “nemico naturale” - l’unico contro cui la Cina comunista abbia combattuto
una guerra, sia pure di confine - che occupa o controlla larga parte dell’Asia
senza averne titolo.
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