Una guerra per la sicurezza
Fare la
sicurezza europea con la guerra? L’unica ragione plausibile che Mosca dà dell’attacco
all’Ucraina è la mancata risposta europea alla proposta di un trattato di
sicurezza continentale. Avanzata nel 2009, dall’allora presidente Medvedev, ribadita
da Putin appena due mesi fa.
Quella
del 17 dicembre 2021 è una proposta articolata, per come l’ha pubblicata il
ministero degli Esteri di Mosca, completa cioè di tutti i fori e le procedure delle
possibili controversie. Che si apriva con questo dispositivo: “Le parti risolveranno
tutte le controversie internazionali nelle loro relazioni reciproche con mezzi pacifici
e si asterranno dall’uso o dalla minaccia della forza in qualsiasi modo incompatibile
con gli obiettivi delle Nazioni Unite”.
Alle proposte
russe l’Unione Europea non ha mai risposto. Non avendole nemmeno discusse. Stante
la contrarietà degli Stati Uniti. E i problemi, si è detto, di convergenza di un
patto di sicurezza europeo con gli statuti Nato.
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