Donne e guai
Chi, soffrendo dell’arboriana
“pasqualite” (“vediamo come va a finire”), si sia sorbettato fino all’ultimo la
serie franco-belga bizzarramente importata da Rai 1 (forse per dimezzare la audience?),
ha avuto in effetti grosse sorprese. Cioè non molte, una: la donna porta guai. Che
non è una novità, volendo, ma sì in ottica “di genere”, paritaria.
Non c’è intrigo,
cattiveria, violenza che le povere donne – anche qui le donne sono “povere”,
vittime – i personaggi femminili tutti, madri, figlie, mogli, amiche, si e ci
risparmino. Sorprendente, incerto senso realistico e giusto, anche vero, anche se
non divertente – anzi, nel caso, demoralizzante. La vecchia sindrome, riciclata
in abito femminista? O è quello che ci aspetta?
Frank Ollivier, La
scogliera dei misteri
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