venerdì 22 aprile 2022

Inflazione 1 – senza politica monetaria

Che fine hanno fatto le banche centrali? È la domanda in America per l’inattività della Federal Reserve, malgrado l’inflazione sia già al 10 per cento, e in progressione mese dopo mese. La risposta è che, la Federal Reserve essendo di nomina presidenziale, non voglia   “disturbare il manovratore”, contrastare la politica keynesiana di Biden, che punta a incrementare produzione, produttività  (infrastrutture) e occupazione. Ma singolarmente inattiva è anche la Banca centrale europea, che pure è organo tecnico: l’inflazione in Europa non è al livello americano, ma s’incrementa da ultimo di pari passo – e l’aspettativa è quasi certa che si dilaterà per effetto della guerra della Russia all’Ucraina, e delle sanzioni europee, con conseguente rincaro delle materie prime alimentari e energetiche per il mercato europeo ben più che per quello americano.
La banche centrali sono evolute, dopo la crisi bancaria del 2007, a meri sensori del sistema del credito? O si sono acconciate anch’esse al ruolo di facilitatori della crescita continua, il dogma della globalizzazione. Per cui tutti gli indici, di Borsa, delle materie prime, e dell’inflazione, non sono più regolati, ma invece alimentati?
L’inflazione come crescita continua sarebbe una ricetta che è una malattia?

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