L’Asia si astiene, e molta Africa
Esprime curiose evidenze il voto all’Onu sulla guerra della Russia
all’Ucraina, che le curiosità del primo momento hanno offuscato.
La mozione di condanna della Russia è passata con 141 voti, il 78
per cento dell’Assembela. E con soli quattro voti contro, in aggiunta alla
Russia: Bielorussia, Eritrea, Siria, Corea del Nord. I 35 astenuti e le dodici
assenze, però, configurano una sorta di geografia poliica quantomeno lontana dall’Europa,
se non filorussa.
Tra le assenze quella di un probabile no, del Venezuela, dovuta a
un motivo specifico: non ha pagato le quote annuali che deve all’Onu, e quindi
è sospeso dal diritto di voto. Ma significativa è l’assenza del Marocco, pure
per il resto “occidentale” e molto legato all’Europa. Di cinque paesi africani
in aggiunta al Marocco: Etiopia, Guinea, Guinea Bissau, Camerun, Togo, Burkina
Faso. E di Azerbaigian, Uzbekistan, Turkmenistan.
Il resto del Centro-Asia è tra gli astenuti: Armenia, Kazakistan,
Kirghisistan, Tajikistan. Astenuti anche i tre quinti dell’Africa – che con le
assenze fanno un cospicuo gruppo. Per la condanna: Egitto, Libia, Tunisia, Capo
Verde, Ciad, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Gambia,
Ghana, Kenya, Lesoto, Liberia, Malawi, Mauritania, Mauritius, Niger, Nigeria,
Ruanda, Sao Tomé, Sierra Leone, Somalia, Zambia.
Con la Cina, importanti defezioni la mozione ha visto in Asia,
seppure in veste di astensione: Bangladesh,
India, Iran, Iraq, Mongolia, Pakistan, Sri Lanka, Vietnam – in aggiunta a tutto
il Centro-Asia.
Con Cuba si astengono anche Bolivia,
El Salvador e Nicaragua.
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