Siamo fatti di emozioni
Una fiaba, in una
Parigi di presepe, sotto cieli onirici, in ambiente chiuso (teatro). Di
esistenze che si rigenerano vicendevolmente, tumultuosamente, dall’abbandono, l’isolamento,
l’irritazione. Che Castellitto ha ereditato da Scola - un soggetto e anche una
sceneggiatura, infine un fumetto, che S cola non poté fare al cinema.
Un apologo sulla
difficoltà di amare. Per cattiva volontà, ripicca, vittimismo. O per la semplice
abitudine, la pigrizia, lo scetticismo. Con una fastuosa Bérénice Béjo a colare
i detriti, fata inquietante: rumorosa, pasticciona, invadente, e solitaria - un
ruolo incredibilmente sfaccettato, opera probabilmente della nuova
sceneggiatrice, Margaret Mazzantini.
Snobbato dalla
critica per motivi formali, e invece seducente. Va per cammini impervi, la
recitazione teatrale, l’invalidità giovanile, il rifiuto terapeutico, e naturalmente
di che materia siamo fatti, e lascia buone tracce, anche se non consolanti.
Sergio
Castellitto, Il materiale emotivo, Sky Cinema
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