domenica 29 maggio 2022

Cronache dell’altro mondo – (dis)informative 2 (189)

“Addolorati per i bambini di Uvalde oggi, dovremmo trovare il tempo di ricordarci che sono passati due anni dall’assassinio di George Floyd sotto il ginocchio di un poliziotto”, è il tweet dell’ex presidente Obama per l’eccidio alla scuola elementare in Texas: “Il suo assassinio (di Floyd, n.d.r.) è presente in noi tutti ancora oggi, specialmente coloro che lo amavano”.

Per il Disinformation Governing Board, creato da Biden sei settimane fa e forse abbandonato, dopo l’abbandono della responsabile nominata, Nina Jankowicz, che ha ritenuto opportuno non presentarsi nemmeno alla convalida del Congresso, un’altra nomina è sotto scrutinio, quella di Michael Chertoff come consulente del Board. Avvocato e giudice federale, Chertoff è stato ministro dell’Interno di George Bush jr., ha avviato la caccia agli americani mussulmani dopo l’11 settembre, e la costruzione del muro anti-immigrati al confine col Messico, e ha un’azienda di crisis management che collabora con la Cia. Nella campagna elettorale del 2020, aveva scritto al “New York Times” che Trump usava il ministero dell’Interno per fini elettorali.

Candace Owens, giornalista-star del “Daily Wire”, afroamericana, ha un documentario in rete che vuole “fare giustizia” di George Floyd e di Black Lives Matter (BLM), “The greatest Lie ever told: George Floyd and the Rise of BLM”: c’è un mito di George Floyd, ed è una montatura.

“The Daily Wire”, un sito di destra, ha pubblicità prevalentemente indirizzata agli afroamericani.

Non c’è argomento, e non c’è sito o giornale o dibattito tv che non sia in America di parte, schierato politicamente. E irriducibile allo schieramento avverso, politico o di opinione. L’opinione pubblica è opinione politica, pregiudiziale: l’evento è presentato sulla base del pregiudizio politico. 

 

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