La guerra costa caro
Meno produzione e più inflazione: la
guerra costa già caro, non solo all’Europa, in varia misura a tutte le economie
mondiali. Le ultime proiezione del Fondo Monetario Internazionale danno ribassi
nella produzione (rispetto alle previsioni di inizio ano) per circa 150 paesi,
che rappresentano il 90 per cento della produzione mondiale. Con un aumento dei
prezzi attorno al 6 per cento per i paesi industrializzati, e all’8,5 per cento
per le economie emergenti – in entrambi i casi tre punti sopra le previsioni ante
bellum.
La Russia subirà una recessione attorno al
9 per cento – contro una crescita del 2,8 prevista a febbraio. E un’inflazione,
per effetto delle sanzioni (che si traducono in un aumento dei prezzi,
attraverso le triangolazioni), del 10-22 per cento.
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