Le innocenti all’estero si sono fatte temibili
Un forte attore, Matt Damon, e il regista Oscar
qualche anno fa per il film sulla pedofilia dei preti, “Il caso Spotlight”, non
rianimano una torpida storia della torpida provincia americana. Un padre,
onesto operaio di Stillwater, Oklahoma remota, decide di andare a Marsiglia, a
occuparsi della figlia, che c’era andata per studiare ed è in carcere per l’assassinio
della sua compagna di stanza. Una morte di cui lei non è colpevole, e lo è. E
alla fine, dopo due ore, non ci è né simpatica né antipatica. Come suo padre.
Un film costruito probabilmente sul caso di Amanda
Knox, infine assolta per l’assassinio della sua compagna di stanza a Perugia
Meredith Kercher – senza che l’assassino sia stato trovato. Su cui però un film
era già stato fatto, dieci anni, “La storia senza fine”. A meno che non sia una
critica della provincia americana, disorientata. Le “innocenti all’estero” di
Mark Twain, pensoso sulle sorti delle vergini americane nella depravata Europa,
hanno cambiato pelle?
Tom McCarthy, La ragazza di Stillwater, Sky
Cinema
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