Un’America da togliere il sonno
Un tranquillo
dentista di provincia, probabilmente la Latina dell’altrimenti incomprensibile
titolo (e America? Starà per Hollywood?), che fuma con gli amici, va al bar come tutti, litiga col padre, e
ha una bella famiglia, la famiglia ideale, viene precipitato in un baratro, di minacce e incubi
sotto le semplici, anche affettuose, apparenze. Finché l’incubo non si rivela
un fatto. Ma la storia – c’è una storia? – c’entra poco, il racconto anzi prende lo
spettatore per la sua incongruenza. Bastano le immagini, è un racconto di
immagini.
Una personalità sdopppiata, per un’ora e mezza
di ansia crescente, fino al terrore. Sulla scia di Argento, anche come tecnica:
la suspense si crea per immagini accostate, anche senza sequenza logica -
il dialogo, peraltro poco percettibile, sussurrato o semplicemente accennato, è parte
dei rumori, pochi, di scena.
Come dal titolo, un
racconto un po’ slegato, per ripensamenti in sceneggiatura o al montaggio, ma
sicuramente da togliere il sonno.
Damiano e Fabio D’Innocenzo,
America Latina, Sky Cinema
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