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Unicredit et al. sempre operativi in Russia
Sono molte e sono poche le compagnie
occidentali che ha ridotto o chiuso le attività in Russia in seguito alle
sanzioni decretate a Washington e Bruxelles. L’osservatorio della Yale School
of Management dà a oggi, 10 maggio, “quasi mille compagnie” straniere, su una totale
tracciato di 1.200, impegnate a “ridurre volontariamente le attività in Russia
a qualche livello sotto il semplice minimo legale richiesto dalle sanzioni internazionali”.
Ma dà una lista completa di tutte le aziende censite, da cui si ricava l’impressione
invece che per i più sia business as usual.
La semplice dizione “ritiro” può non dire
l’abbandono del mercato russo: “All’origine una lista semplice, exit o remain,
la nostra lista”, precisa l’osservatorio, “ora consiste di cinque categorie,
graduate da A a F, e cioè alla completezza del ritiro”.
La lista è dettagliata:
https://som.yale.edu/story/2022/almost-1000-companies-have-curtailed-operations-russia-some-remain
Scorrendola, l’impressione è che la
proporzione sia rovesciata, che “mille” rimangono e una minoranza chiude o ha
chiuso. Almeno 213 aziende sono collocate nel segmento F, di chi “sfida il
blocco delle attività”. Tra essere tredici italiane, dell’abbigliamento, dell’alimentare,
e Unicredit – Unicredit è data “ancora in attività”. Sei sono nel segmento E,
tra esse Barilla e Intesa: non sono molto attive, ma tengono aperto. Nel
segmento C (riducono le attività) sono sei gruppi: Enel, Ferrero, Luxottica,
Iveco, Pirelli, Valentino. Altre sei sospendono l’attività, cioè le vendite,
tra esse ovviamente Leonardo (armamenti), e alcune industrie del lusso,
Ferrari, Prada, Zegna. Quattro i gruppi italiani posti nel segmento A, come per
aver dismesso ogni attività, ma questo è vero solo per Generali e Eni (conclude
così un’avventura di quasi settant’anni, che l’ha visto primo acquirente occidentale
di petrolio russo, e primo e grande acquirente di gas, contro fortissime
resistenze politiche) – Ferragamo e Yoox fanno come le altre case dell’abbigliamento,
sospendono le consegne.
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