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domenica 26 giugno 2022

Cronache dell’altro mondo – di diritto (194)

Paul Clement e Erin Murphy. gli avvocati che hanno vinto la penultima causa presso la Corte Suprema, prima di quella sull’aborto, per liberalizzare il trasporto personale di armi fuori casa nello Stato di New York, sono stati licenziati dallo studio Kirkland&Ellis, presso cui erano associati. Gli avvocati licenziati patrocinavano una New York State Rifle&Pistol Association, che ha ottenuto la libertà di portare con sé le armi personali, pistole e carabine, negli sposstamenti in città e nello Stato.

La sentenza della Corte Suprema che dà agli Stati la normativa sull’aborto “certamente non protegge un solo bambino” né “garantisce più sicurezza a una sola donna, termine inclusivo”, nel commento di Megan Rapinoe, star della nazionale di calcio femminile americana, oro all’Olimpiade di Londra, bronzo a quella di Tokyo, oro agli ultimi due mondiali di calcio femminile, in Canada nel 2015, in Francia nel 2019. “Termine inclusivo” indica che Rapinoe non intende per donna il genere femminile – “la sentenza riguarda molto di più che solo donne, o ‘cis-donne” – cis, latino, sta per cisgender, antonimo di transgender.

Mark Remy, scrittore, redattore, umorista, ciclista, runner (sarebbe rider, di idee, progetti, conversazioni, passatempi), racconta semiserio sul “New Yorker” di avere mandato “dozzine di curriculum” senza specificare il pronome personale, e di non avere ottenuto “un solo colloquio”, nessuno lo ha chiamato. Si dichiara vittima della “woke mob”, della canea della correttezza – della setta dei “risvegliati” per l’esattezza.


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