giovedì 23 giugno 2022

Cronache dell’altro mondo giudiziarie – 192

Nella commissione della Casa dei rappresentanti che rievoca i fatti del 6 gennaio 2021, l’invasione del Campidoglio, non sono stati ammessi deputati repubblicani. Solo democratici, e due Repubblicani nemici di Trump – di cui uno, Liz Cheney, è figlia di Dick Cheney, il vice-presidente delle presidenze Bush jr., capofila della destra ultraconservatrice americana (l’ala neocon), nonché oltranzista in politica estera, sostenitore dell’“1 per cento” (“Se esiste un per cento di probabilità che qualcosa costituisca una minaccia, gli Stati Uniti sono tenuti a reagire come se la minaccia fosse certa al cento per cento”) e promotore della guerra all’Iraq su presupposti falsi. Il presidente del gruppo Repubblicano alla Camera ne aveva candidati cinque, ma nessuno dei cinque è stato ammesso dalla speaker democratica della Camera, la presidente, Nancy Pelosi. La quale di suo ha nominato i due repubblicani dichiarati anti-Trump.
Lo sfidante democratico all’ultima elezione a governatore in Florida nel 2018, l’afroamericano Andrew Gillum, quarantenne, è rinviato a giudizio con 21 imputazioni. Per appropriazione indebita dei fondi elettorali e altre delitti, commessi tra il 2016 e il 2019. L’accusa è sostenuta dal ministro federale della Giustizia, democratico. Segno che Gillum l’ha fatta grossa. Due anni fa, nel pieno dell’isolamento da covid, Gillum era stato trovato in albergo in compagnia di due uomini, uno dei quali escort di professione, nudo e in overdose.
Una simulazione sulle stragi di civili negli ultimi cinque ani, dodici, con 221 vittime, spiega che con l’accordo bi-partisan raggiunto una settimana fa al Senato sulle vendite di armi, una metà delle vittime si poteva probabilmente salvare.

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