Cronache dell’altro mondo giudiziarie – 192
Nella commissione della Casa dei
rappresentanti che rievoca i fatti del 6 gennaio 2021, l’invasione del
Campidoglio, non sono stati ammessi deputati repubblicani. Solo democratici, e
due Repubblicani nemici di Trump – di cui uno, Liz Cheney, è figlia di Dick
Cheney, il vice-presidente delle presidenze Bush jr., capofila della destra
ultraconservatrice americana (l’ala neocon),
nonché oltranzista in politica estera, sostenitore dell’“1 per cento” (“Se
esiste un per cento di probabilità che qualcosa costituisca una minaccia, gli
Stati Uniti sono tenuti a reagire come se la minaccia fosse certa al cento per
cento”) e promotore della guerra all’Iraq su presupposti falsi. Il presidente
del gruppo Repubblicano alla Camera ne aveva candidati cinque, ma nessuno dei
cinque è stato ammesso dalla speaker
democratica della Camera, la presidente, Nancy Pelosi. La quale di suo ha
nominato i due repubblicani dichiarati anti-Trump.
Lo sfidante democratico
all’ultima elezione a governatore in Florida nel 2018, l’afroamericano Andrew
Gillum, quarantenne, è rinviato a giudizio con 21 imputazioni. Per
appropriazione indebita dei fondi elettorali e altre delitti, commessi tra il
2016 e il 2019. L’accusa è sostenuta dal ministro federale della Giustizia,
democratico. Segno che Gillum l’ha fatta grossa. Due anni fa, nel pieno
dell’isolamento da covid, Gillum era stato trovato in albergo in compagnia di
due uomini, uno dei quali escort di professione, nudo e in overdose.
Una simulazione sulle stragi di
civili negli ultimi cinque ani, dodici, con 221 vittime, spiega che con
l’accordo bi-partisan raggiunto una
settimana fa al Senato sulle vendite
di armi, una metà delle vittime si poteva probabilmente salvare.
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