La
tassa sul biliardino e sul ping-pong, all’oratorio e in spiaggia, se ne
potrebbe ridere, e invece no: dice tutta la miseria dello Stato. Che non è più
governato da un Tremonti qualsiasi ma da Draghi, che è tutti noi, la testa e il
cuore della nazione.
Come
ci si arriva? Si dice per la “crisi fiscale dello Stato”, ma si dice da
cinquant’anni, quasi.
Il
capo della Vigilanza alla Bce, la banca centrale europea, Enria, è preoccupato
come sempre, ma dà via libera alle banche di pagare il dividendo, se c’è. Non
ci deve pensare la banca, che sa i suoi conti?
Il
blocco che Enria ora toglie ha colpito in Italia solo Unicredit, probabilmente
senza danno per la banca, ma è un singolare modo, a Francoforte della Bce come
a Bruxelles della Commissione, di “dirigere” gli affari. Non limitarsi alle
cornici legali, ma entrare nel merito, fare le cose.
Si
minaccia la siccità nella valle padana. Dove un progetto di diga sul fiume Enza
è “fermo da 162 anni: potrebbe assicurare l’acqua alla produzione del
Parmigiano-Reggiano”. Un progetto del 1860: “Nel 1988 i primi lavori, bloccati
per salvare le lontre”. Non c’è salvezza.
“Odessa
è sempre stata una città russa. Come Putin ha detto, l’Ucraina è stata data via
dalla dirigenza comunista”: parla chiaro con Francesco Bechis su formiche.net,
sito atlantista, Sergey Karaganov, fondatore del Valdai Club, consigliere di
Putin per la politica estera. Il Valdai è un forum rispettato di politica
internazionale.
Karaganov
dice anche un’altra verità: “Purtroppo del diritto internazionale è rimasto
poco in piedi negli ultimi vent’anni. Abbiamo assistito ala distruzione della
Jugoslavia da parte della Nato, all’invasione dell’Iraq, ai bombardamenti in
Libia”.
“Allarme Superbonus. Il credito è finito, imprese a
rischio. Trentamila aziende sono vicine al fallimento”. Ma anche se fossero
tremila, anche solo trecento, come si fa a fare una legge che poi non si
applica – si applica boicottandola, la cosa peggiore (sono otto mesi che la
Guardia di Finanza ha scovato falsi appalti per 5 miliardi, o 5 mila). Dal
reddito di cittadinanza al Superbonus tanta politica da dilettanti,
nell’ipotesi migliore.
“Assist
dell’ex comico a Conte”. Adesso, dopo la scissione di Di Maio, la cosa è comica
di suo. Ma si può essere ex comico?
Ma,
poi, Grillo – è di Grillo che si parla – cos’altro è se non un comico? Questa è
la sola verità, inutile fingere che i 5 Stelle siano un movimento, o una
rigenerazione: è un parco giochi, a
tema, niente si ricorda di quanto hanno fatto dove hanno amministrato, a
Torino, a Roma, nella stessa Parma, la loro prima piazza.
L’India
aumenta le importazioni di petrolio dalla Russia, il suo secondo fornitore, ed
esporta i prodotti petroliferi in Europa, favorita anche dai prezzi elevati. È
l’effetto “triangolazione” delle sanzioni – una distorsione dei mercati, che
non punisce il colpevole (la Russia) ma gli stessi sanzionatori.
Terzo importatore di petrolio russo, dopo Cina e India, risultano gli Emirati Arabi. Che sono di suo grandi esportatori. Le sanzioni hanno solo aggravato il caro-petrolio.
L’Unione
Europea che fa causa alla Gran Bretagna, causa civile per danni, per poter commerciare
liberamente con l’Irlanda del Nord, non si sa se è più da ridere o da piangere.
Mentre siamo in guerra, con la Russia nientedimeno.
È più da ridere o da piangere un primo ministro inglese che resta al suo posto, e prende anche decisioni importanti, come armare l’Ucraina, cioè entrare in guerra, contro l’opposizione, come è normale, ma anche contro i due terzi del suo partito? È democrazia, la democrazia più antica del mondo?
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