zeulig
Amore – “L’amore è
nostalgia”, dice Freud, e intende della nascita, del ventre materno – la vita
intrauterina diverrà per i discepoli il paradiso (il paradiso prima del
peccato, da qui la nascita come il biblico peccato).
In effetti, quello
che di Freud colpisce in tema è che non se ne occupa, peer mancanza di
interesse o incapacità. Poco altro ne ha detto, se non come fatto psicogeno:
l’amore deriva direttamente dalla pulsione sessuale, e vive di essa, “l’amore è
il passo più vicino alla psicosi”, “Non
siamo mai così indifesi di fronte alla sofferenza come nel momento in cui
amiamo”.
Evoluzione – Nel 1925 il maestro Scopes fu condannato a Dayton, nel Tennessee,
per avere insegnato a scuola l’evoluzionismo. Sul maestro Scopes, che comunque
vinse l’appello, è stata fatta una commedia, Inherit the Wind – meglio sarebbe stata una commedia
musicale, le trovate scientifiche e filosofiche vanno al ritmo del charleston,
con cha-cha-cha. Il nemico del maestro Scopes, William Jennings Bryan, era uno
dei pochi americani socialisti e pacifisti. Era contro l’evoluzione perché era
contro l’imperante darwinismo sociale, allora e oggi imperante in America, quello
dei ricchi e poveri per destino, dei signori della guerra, e della
sopravvivenza del più capace, impiantato da Spencer sulla selezione naturale,
il fatto che “la giustizia appartiene ai forti”. Leggendo nel 1905 “L’origine dell’uomo” Bryan notò che
Darwin può “indebolire la causa della democrazia e rafforzare l’orgoglio di
classe e il potere dei ricchi”. La ragione lo stesso Darwin la spiega, che si
disse “cappellano del diavolo”, volendo catalogare i misfatti della natura,
cappellano di tutti quelli per cui Dio non esiste perché c’è il diavolo, c’è il
male.
Non bisogna sottovalutare Bryan.
Great Commoner, William Jennings
Bryan era l’Uomo della Strada, del quale tutto sapeva. E di cui condivideva la
filosofia politica: combattere i privilegi. Nativo di Salem nel Massachusetts,
il posto delle streghe, fu giovane il primo o secondo deputato democratico di
Chicago. Sarà il candidato democratico, populista e progressista alle
presidenziali di fine Ottocento, 1896 e 1900 - sconfitto da William McKinley,
il presidente più sconosciuto degli Stati Uniti. E sarà sconfitto ancora alle
presidenziali del 1908 - ma il vincitore William H. Taft realizzò le riforme da
lui proposte. Alle elezioni successive, nel 1912, candidò con successo Woodrow
Wilson, che lo nominò segretario di Stato. In questo ruolo Bryan portò Wilson
ad adottare le riforme per la Libertà Nuova. Benché perdente, insomma, realizzò
il suo programma. Ai lavoratori propose, in un “patto dei produttori”, la
giustizia economica, la tassazione progressiva, il controllo della circolazione
monetaria, il controllo dei monopoli.
Molte università bruciavano al suo tempo, al tempo della condanna
del maestro Scopes, i libri di Darwin, e i libri che ne esponevano le teorie,
Harvard per esempio. L’evoluzione, non c’è religione o filosofia che non ne
tenga implicitamente conto, l’inconscio stesso ne è pregno, nonché la natura,
ogni tanto siamo qualcosa che non siamo più, e saremo qualcosa che ora non siamo.
Un po’ come le stelle che all’improvviso non vediamo, che non esistevano da
milioni di anni. Un mondo di fossili morti, compresi gli umani, alimenta la
vita, l’erba dei campi, la funzione clorofilliana, l’acqua. Darwin voleva dare,
uomo del suo secolo, ordine a questo essere e non essere, e nel suo piccolo c’è
pure riuscito - anche perché poi è morto. L’evoluzione è la vita che accade
mentre moriamo, quando siamo svegli è ben una rivoluzione che a ogni istante ci
proponiamo. Anche rinunciando. La dottrina della creazione invece è di Platone.
Che sarebbe poco male. Ma tutte le nostre credenze si giustificano solo se si
crede nella creazione, questo è principio concorde di ogni ermeneutica.
Freud – Molto non gli
perdonava la nipote Sophie Freud, che ora è morta. Sotto l’accusa genera le di
“indulgenza narcisistica”, di un uomo pieno di sé, e nient’altro. E
l’osservazione che salta agli occhi di tutti, che rese infelici tutte le donne
di famiglia, compresa l’amatissima figlia Anna e la moglie. Sciocche Sophie
diceva molte teorie del nonno, dalla invidia del pene (“un’assoluta
sciocchezza”) al transfert. Vent’anni fa era apparsa del docufilm di Manfred
Becker, “Neighbours: Freud and
Hitler in Vienna”, per dire: “Ai miei occhi entrambi, Adolf Hitler e mio
nonno erano falsi profeti del XX secolo” – in quanto condividevano “l’ambizione di convincere gli altri uomini
dell’unica e sola verità che loro avevano scoperto”.
In particolare, da
psicologa, insegnante e praticante, ne contestava la elazione edipica, e il
transfert – il transfert nacque per disinnescare il fenomeno delle pazienti che
s’innamoravano del terapeuta, ma senza effetto: le pazienti poi cambiano
terapeuta e s’innamorano del nuovo.
Gerarchia – È il principio
dell’ordine. È il principio del mondo? Non la classificazione, la dipendenza
gerarchica. Dal merito, dalla violenza, dalla saggezza, dall’attitudine o dalle
attitudini. Trovandosi a “entrare” nel motore della sua motocicletta, Robert M.
Pirsig riflette che pezzo dopo pezzo, dal più grande al più piccolo, e fine, e
sottile, sta costruendo “una struttura”: “Questa struttura di concetti è
formalmente chiamata una gerarchia, e fin dai tempi antichi è stata una
struttura di base per tutte le conoscenze occidentali. Regni, imperi, chiese,
eserciti, tutti sono stati strutturati in gerarchie. Gli affari moderni sono
strutturati così. Le tavole dei contenuti di riferimento dei materiali sono
strutturate così, le catene di montaggio, il software dei computer, tutta la conoscenza
scientifica e tecnica è strutturata così – al punto che in alcuni campi, come
la biologia, la gerarchia di regno-filo-classe-ordine-famiglia-genere-specie è
quasi una icona”, una relazione sacra.
È il principio della
funzionalità (ordine). Ma fino a che punto? Non c’è società – economica, religiosa,
politica, intellettuale, morale – senza gerarchia. Di valori, di funzioni, di
personalità.
E l’uguaglianza,
postulato di base ineliminabile, come si combina? È anarchica, dissolutoria? Nel
vecchio linguaggio politico la gerarchia era il “sistema”. Ma il sistema, sotto
la crosta di abusi e soprusi, non è la razionalità?
Grande Fratello
– Si tende a fare confusione con l’originale di Orwell, l’autorità politica che
tutto controlla, anche il respiro, con le chiacchiere – social, televisive,
giornalistiche (specie quelle sempre malevole delle cronache giudiziarie). L’equivoco
è alla base della confusione che si è fatta questa settimana sul dossier dei
servizi segreti a carico dei “putiniani” d’Italia, dei sostenitori della Russia
nella guerra contro l’Ucraina. Mentre non era un controllo dei segreti di
queste persone, o anche il loro riutilizzo, ma una rassegna di ciò che essi hanno
detto in pubblico. Il Grande Fratello, qualora fosse stato pro Ucraina,
semplicemente non avrebbe consentito ai “putiniani” di parlare.
Il Grande Fratello non tollera
eccezioni – non tollera la tolleranza. E non reagisce ma agisce – è monolitico,
quasi sempre monocratico, e istituzionale – ha la forza dello Stato.
zeulig@antiit.eu
Nessun commento:
Posta un commento