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Cosa ci sarà sotto la crisi politica
È possibile che la crisi sia
precipitata d’improvviso, e senza una vera ragione, per caso? Non è possibile,
trattandosi di una crsi politica, tra persone cioè navigate, molto. E allora,
vediamo un po’.
Non si può dire – non si può
sapere - ma c’è una guerra sotterranea,
delle massonerie, nella crisi politica che ha portato al voto anticipato, dalla
guerra di Putin in poi? Di Conte, che a Firenze era chiamato “la contessina”,
scoperta di Bonafede, avvocato a Firenze di grande rispetto, si sa: è di obbedienza Grande Oriente. Che, come il Grande Oriente di Francia
da cui è stato generato da Napoleone, non ha preclusioni, accoglie liberamente
anche i comunisti (i repubblico-comunisti della Prima Repubblica) e quindi
anche i russi, ancorché non più sovietici.
La massoneria russa è sempre
stata di ispirazione francese, dai tempi di Diderot alla corte di San Pietroburgo.
Anche per questo la Russia è sempre invisa a Londra, da allora: quella degli
zar, quella leninista, e quella di Yeltsin-Putin – con parziale eccezione per i
boiardi che hanno portato i capitali nella City.
Di certo si sa che il Grande
Oriente è sempre stato accanto alla Russia postsovietica, fino alla
Transnistria e alla Crimea, e ancora di recente, muovendo Macron a tenere o
riaprire i contatti con Putin. Mentre di Draghi non si sa, ma è sempre stato
vicino a Londra, dai tempi del “Britannia” e poi dalla presidenza della Banca
centrale europea.
Resta l’incognita Berlusconi.
Legato alle logge americane, Columbus eccetera, ma evidentemente non in questo
caso, nel licenziamento di Draghi.
Ma questa è solo una delle piste,
volendo fare giornalismo investigativo, come è ora d’uso. Altre ipotesi non
sono da scartare.
Una è naturalmente che Berlusconi
sia manovrato dalle donne di casa, che lo accudiscono in villa, Licia Ronzulli
e Marta Fascina. E così, da uomo dell’amore e notorio autoreferente king maker
si è trasformato in killer. Ma
sarebbe come dare del rincitrullito a Berlusconi.
Una terza ipotesi vorrebbe la
crisi millimetrata sulla maturazione della rendita pensionistica. È l’ipotesi
di Aldo Grasso questa mattina: il 24 settembre scade la soglia dei quattro
anni, sei mesi e un giorno di permanenza in Parlamento per maturare il diritto alla pensione da parlamentare ai 65 anni. Perfetto, il voto anticipato è calcolato
al minuto, dal 25 si può fare casino.
E poi c’è il centenario. Si vota
il 25 settembre. Entro il 14ottobre le Camere sono convocate, a termini di Costituzione.
Eleggono i loro presidenti, il presidente della Repubblica fa le consultazioni
politiche e dà il primo incarico di governo della nuova legislatura. Il 27
ottobre? A Giorgia Meloni, come vogliono i sondaggi? Il 27 ottobre corre il
centenario di Mussolini presidente del consiglio – dopo la marcia su Roma, è
vero, non dopo un’elezione, ma si dimentica che non fu una forzatura
parlamentare: Mussolini ebbe l’incarico formale di formare il governo, e lo formò,
di popolari, liberali, nazionalisti e anche fascisti, passando alla Camera con
306 voti a favore, 116 contrari e 7 astensioni (al Senato con 196 voti contro
19). Era un Parlamento con le stesse misure del nuovo Parlamento, più o meno: il
25 settembre si eleggono 400 deputati e 200 senatori.
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