lunedì 25 luglio 2022

Cronache dell’altro mondo – velenose (203)

“Delusa dalle divisioni della politica americana, dalla polarizzazione della nostra società”, si dice Scarlett  Johansson a Severgnini sul “Corriere della sera”. Si diceva nel 2010, in un’intervista da copertina sul settimanale “7”: “La faziosità dei media è ripugnante, davvero. Veramente difficile da mandare giù”.
La richiesta è ora quotidiana, dei settimanali in versione online, cioè minuto per minuto, e dei quotidiani, al Procuratore Generale (il ministro della Giustizia) Merrick Garland perché incrimini Trump per l’assalto al Congresso il 6 gennaio 2021.
La popolarità di Biden è in calo, secondo i media, perché è una presidenza “debole”. Cioè, perché non affronta energicamente il caso Trump (il presupposto è che il Procuratore Generale non si muova per una direttiva politica). Biden si è fatto un programma, già in campagna elettorale, di svelenire le tensioni fra destra e sinistra, su tutte le questioni aperte: aborto, immigrazione, polizia (disarmo?), vendita di armi, relazioni con la Cina. Nonché sulla politica economica, per la quale, dovendo passare dal Congresso, cerca sempre l’accordo con i Repubblicani – che gli è peraltro indispensabile al Senato, e potrebbe diventarlo dopo il voto di novembre anche alla Casa dei Rappresentanti. Avendo vissuto negli anni di Obama, di cui era il vice-presidente, la crescita abnorme della polarizzazione di opinione.

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