sabato 16 luglio 2022

Ecobusiness

I pannelli solari, cardine della transizione ecologica, sono prodotti in Cina, nello Xingjang, bruciando carbone.

In un podcast l’International Monetary Fund illustra con lo storico dell’energia Daniel Yergin il passaggio dai combustibili fossili alle batterie elettriche come un passaggio dal big oil, localizzato, “a grandi badili”: pannelli solari e batterie consumano un gran numero di minerali, variamente diffusi, da scavare in grandi quantità. 

C’è l’allarme siccità, ogni anno ormai o quasi, e nessuna pratica intelligente dell’acqua per usi domestici che ne consentirebbe il risparmio di almeno la metà – per usi quotidiani ben comprimìbili, come lavarsi i denti o farsi la barba (il vecchio barbiere  tagliava barbe lunghe con un semplice catino d’acqua). O anche pulire la differenziata. L’azienda romana dell’acqua del resto fattura un minimo di 200 mc di acqua l’anno per nucleo familiare, anche se il consumo è inferiore, pur mandando tutti i giorni le lavatrici.

Senza contare naturalmente la dispersione nella distribuzione via acquedotto, che in Italia è accertata al 44 per cento dell’acqua presa dagli invasi e dalle sorgenti.  

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