domenica 31 luglio 2022

Libertà di violenza, tra indifferenza e buona condotta

Lo strangolatore di Civitanova Marche – la vittima l’ha finita con le mani – si dice, o dice per suggerimento del suo avvocato, bipolare, un violento istintivo. Anche se il suo assassinio è durato quattro minuti, che sono un tempo infinito: un bipolare avrebbe difficoltà a essere così ostinato.
Ma non di questo merita parlare – ci saranno dei precedenti, delle cartelle cliniche. Il delitto resta sconvolgente per l’indifferenza, della gente e della legge.
Quattro minuti sono un tempo lunghissimo per un’emergenza. C’era molta gente a osservare, nessuno è intervenuto. La stessa ripresa che si diffonde della scena è raccapricciante: quanta calma, esattezza, taglio, nel video, che pure era di un pestaggio, lungo, interminabile, fino alla morte. Questo in una città e in un paese che non ha particolare propensione criminale, statisticamente.
La legge considera questi delitti di odio, benché aggravati dal razzismo, con benevolenza. Luca Traini, che a febbraio 2018, in contesto analogo, in campagna elettorale, solo a Macerata invece che a Civitanova, inseguì a lungo gli africani per strada in macchina, sparando con una pistola automatica e ferendone sei, è stato condannato a 18 anni, ridotti a dodici per il rito abbreviato, che comunque ancora per poco, per “buona condotta”.

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