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Il giallo della morta due volte
Una
donna muore due volte, a un anno di distanza. Bella, incinta. Non è possibile,
e in effetti Musso fatica non poco. Dapprima attraverso Roxane, una
superpoliziotta quarantenne in disgrazia non sappiamo perché, che dal suo
esilio a un ente inutile in una torre deserta muove rapidamente le indagini. A Parigi
come a Lille e a Nizza, questione di minuti, al massimo di ore, le novità si
accavallano. Mentre tutti, colleghi e (ex) collaboratori, prontamente si
muovono e verificano una intuizione o deduzione. Poi attraverso una confusa
serie di altri Virgilio.
Con
un tocco lesbico? Con la Boboland, i posti alla moda dei “bobo”, gli
intellettuali. In una Parigi cupa. Alla vigilia di Natale. Con microcamere,
manovrabili da ogni angolo della terra. E con gli inevitabili droni. Con i
caffè parigini classici, il “Select” etc, e quelli fusion – ma non si gustano “sorsi del ceviche”, il ceviche è un
piatto, di pesce. Ma di più con un’interminabile dose di Dioniso, storia e
personalità, “il Mangiatore di Carne Cruda”. A un certo punto, non si saprebbe
dire perché, ma sembra un’opera composita, a più mani – forse mettendo assieme
spezzoni di romanzo incompiuti? Il più amabile, e rispettabile, è dell’amore
fraterno e dell’amore paterno, a fronte di una madre malvagia.
Con
una serie interminabile di sigle di polizia. Forse per intimorire, col
burocratismo, sempre forte in Francia? Oppure il francese cambia pelle, non
vuole più differenziarsi dall’americano?
Un
pasticcio posticcio. Un polpettone, poco commestibile.
Guillaume
Musso, La sconosciuta della Senna,
Gedi, p. 302 € 8,90
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