La perquisizione dei trenta
agenti Fbi nella residenza di Trump si è svolta con l’esclusione dello staff
della residenza e dei legali di Trump. Per consentire l’invalidazione
dell’irruzione qualora dovesse far emergere prove di reato a carico dell’ex
presidente (Trump vi ha già accennato, seppure in forma interrogativa, “prove sono
state occultate dagli agenti?”)?
Il giudice che ha ordnato la
perquisizione, Reinhart, uno vicino alla politica, con donazioni ai Democratici
e ai Repubblicani, già aveva Trump nel mirino su facebook. Ora lo sospetta di spionaggio - per farne una vittima?
Sarà difficile far valere delle
prove contro Trump che fossero state trovate nella perquisizione.
Il “New Yorker”, il settimanale di
New York online tutto il giorno, tra i più incondizionali anti-Trump, ha
ingiunto al ministro della Giustizia Merrick Garland di dire perché ha
autorizzato la perquisizione. Dopo aver deriso in apertura Liz Cheney, la
deputata repubblicana (figlia del vice-presidente di Bush jr, animatore delle
guerre al mondo islamico) che è stata la vedette del dibattito alla Camera dei
Rappresentanti contro Trump per l’assalto al Congresso. La “kamikaze Liz
Cheney” la chiama, ricordando che ancora nel 2019 in tv “derideva i Democratici
come «il partito dell’antisemitismo, il partito dell’infanticidio, il partito
del socialismo»”, chiedendosi in conclusione: “Se è così orrificata dalla
guerra di Trump alla democrazia, perché ha aspettato fino a dopo l’elezione di
novembre 2020 per accorgersene?”
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