venerdì 12 agosto 2022

Cronache dell’altro mondo – perquisitorie (210)

La perquisizione dei trenta agenti Fbi nella residenza di Trump si è svolta con l’esclusione dello staff della residenza e dei legali di Trump. Per consentire l’invalidazione dell’irruzione qualora dovesse far emergere prove di reato a carico dell’ex presidente (Trump vi ha già accennato, seppure in forma interrogativa, “prove sono state occultate dagli agenti?”)?

Il giudice che ha ordnato la perquisizione, Reinhart, uno vicino alla politica, con donazioni ai Democratici e ai Repubblicani, già aveva Trump nel mirino su facebook. Ora lo sospetta di spionaggio - per farne una vittima?

Sarà difficile far valere delle prove contro Trump che fossero state trovate nella perquisizione.

Il “New Yorker”, il settimanale di New York online tutto il giorno, tra i più incondizionali anti-Trump, ha ingiunto al ministro della Giustizia Merrick Garland di dire perché ha autorizzato la perquisizione. Dopo aver deriso in apertura Liz Cheney, la deputata repubblicana (figlia del vice-presidente di Bush jr, animatore delle guerre al mondo islamico) che è stata la vedette del dibattito alla Camera dei Rappresentanti contro Trump per l’assalto al Congresso. La “kamikaze Liz Cheney” la chiama, ricordando che ancora nel 2019 in tv “derideva i Democratici come «il partito dell’antisemitismo, il partito dell’infanticidio, il partito del socialismo»”, chiedendosi in conclusione: “Se è così orrificata dalla guerra di Trump alla democrazia, perché ha aspettato fino a dopo l’elezione di novembre 2020 per accorgersene?”


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