Francia mette subito Canova accanto a Chateaubriand, “due nomi e due uomini che hanno invaso la scena, come poche altre tumultuosa, dei primi decenni dell’800”. Entrambi “nell’orbita degli astri maggiori di quel momento”, l’Imperatore e il Papa. “Ambedue egualmente vezzeggiati, adessati, idoleggiati”, che volentieri se ne approfittano, ma non senza colpi di testa. “Lo scultore si adatterà a modellare il busto colossale, glaciale ed esangue di Napoleone”, lo scrittore a fare il ritratto di Leone XII. Ma, poi, lo scrittore vivrà amareggiato dalle “monarchie che lo avevano messo alla porta”, come già Napoleone Primo Console, da lui imprudentemente intronato come “nuovo Ciro che ha ricostruito sulle rovine il tempio di Jehova”. Lo scultore “non ci penserà due volte a trasformare la statua della Religione cattolica, rifiutata dai Canonici di San Pietro perché troppo pesante, in quella della Religione protestante per la cappella di Belton”.
Due
caratteri volitivi e intraprendenti. Li accomuna in questa pubblicazione
Delfina de Custine, per alcuni anni amante ufficiale di Chateaubriand, e Giulietta
Récamier, in conttato più o meno stretto con Chateaubriand per trent’anni –
oltre che con Augusto di Prussia, e molti altri corteggiatori. Menre Luisa Stolberg
è Louise Maximilienne Caroline Emmanuelle
of Stolberg, più nota come contessa d’Albany, da legare ad Alfieri. Canova era
al centro di questo bel mondo europeo, un po’ per il successo straordinario
della sua Paolina Borghese Bonaparte, un po’ per il carattere, e molto anche per
la bottega a Roma, che forniva spezzi sempre importanti, classici e d’autore. Delfina
de Custine sua ammiratrice era anche buona pittrice. Il figlio Astolphe, in “La
Russia nel 1839”, racconterà che la madre apprezzava di Canova la semplicità e
la naturalezza, e che si divertiva agli aneddoti che raccontava in dialetto veneto
– “Un giorno le dissi: con la vostra immaginazione romanzesca sareste capace di
sposarlo! Non sfidatemi, rispose sullo stesso tono, se non fosse divenuto marchese
d’Ischia ne sarei stata tentata”. Amabilità – Canova fu fatto marchese dal papa
il 31 dicembre 1815, in ringraziamento dell’opera prestata per il recupero in
Francia di statue e quadri asportati da Napoleone.
In
quanto amica di Delfina, è in scena anche, in una particina, Rahel Varnhagen, che
a Berlino teneva il salotto più importante d’Europa, e scrive a Canova in italiano.
Canova
intratteneva le dotte, spiritose, ricche ammiratrici con le stesse piccole galanterie:
ciocche di capelli, fiori, aneli, lucerne, stampe.
Una
straordinaria raccolta di lettere inedite delle tre dame, la cui corrispondenza con più interlocutori è andata distrutta,
conservate nell’archivio Canova di Bassano del Grappa. Con annotazioni che ne
fanno spesso racconti a sé stanti.
Ennio
Francia, Delfina de Custine, Luisa
Stolberg, Giulietta Récamier a Canova, Edizioni di Storia e Letteratura,
remainders, Firenze Libri, pp. 175 € 4
Nessun commento:
Posta un commento