Il governo italiano , e la Unione Europa, preparano piani di razionamento dei consumi di gas, per contenerne il prezzo. Mentre, sostiene “la Repubblica”, “l’economia russa, la più sanzionata al mondo, sembra reggere all’urto delle oltre 11 mila misure adottate dall’Occidente”.
L’export russo di petrolio greggio
è tornato al livello di aprile, tre milioni e mezzo di barili al giorno. In molti
paesi europei sarebbe anzi aumentato: si fanno scorte in vista dell’embargo,
che per il petrolio entra in vigore nel 2023.
Con l’aumento abnorme dei prezzi,
del petrolio e del gas, la Russia bilancia le diminuite esportazioni di gas,
che ha adottato per mettere in difficoltà i paesi europei suoi clienti,
principalmente la Germania.
Il rublo si è apprezzato sul dollaro
rispetto a febbraio, prima dell’invasione dell’Ucraina, del 30 per cento.
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