La prima
ministra finlandese balla e si diverte. Che male c’è? Ma poi la mattina si
sveglia, e ci dice che la Finlandia è minacciata dalla Russia e dobbiamo fare
la guerra. Sembra incredibile ma è così.
Se non se ne
preoccupa lei, perché dovremmo preoccuparcene noi? Ma lo abbiamo fatto, e il
gas, per intanto, lo paghiamo a mille. Facendo debiti. Per i quali verremo
asfissiati.
Risale l’indice
di gradimento di Biden, dopo il minimo storico del 38 per cento a luglio (ma
Trump non era sceso al 34 per cento a fine 2017?). Risale, a seconda dei
giornali, al 41 per cento, o al 43 – per “la Repubblica” al 47.
“Gas, il governo
chiede di spegnere i termosifoni”, grido d’allarme di “la Repubblica”. Ad
agosto?
Suona strana,
surreale come usa dire, per esempio ascoltandolo in macchina dai giornali radio
Rai che vi sono obbligati, la litania quotidiana sul problema del giorno dei
partiti in campagna elettorale, ora sul caro-gas. Di cui nessuno sa nulla – per
esempio che significato hanno le quotazioni di Amsterdam. Sembra irreale la
politica, la campagna elettorale. A fronte di una guerra combattuta male, con
le armi sbagliate, le sanzioni.
Licia Ronzulli,
la senatrice che pare sia o sia stata l’anima di Forza Italia, va in tv a
spiegare che “i rigassificatori servono subito per estrarre il gas nazionale”.
Dopo settimane che se ne parla. Non legge neanche un giornale? Uno al mese?
“Hedge Funds
build biggest bet against Italian debit since 2008”, è l’annuncio del
“Financial Times. Una scommessa più grande che nella crisi del debito di fine
2011. Sull’ipotesi che al voto vinca il centro-destra, ritenuto poco sparagnino
e poco europeista.
38 miliardi di
dollari presi a prestito per l’attacco all’Italia non sono tanti. Ma la logica
di cui la speculazione si fa scudo sì: investire già oggi 38 miliardi di
dollari contro l’Italia è una guerra, intesa cioè a produrre un effetto – è la
causa e non l’effetto di una causa.
Ma è vero che il debito strozza l’Italia – la speculazione contro la lira del 1992 non aveva un governo di destra da abbattere. E il debito -, non si dice perché c’è Draghi, si dirà, ampiamente, giornalmente, col governo post-elettorale - è cresciuto in questa legislatura di un centinaio di miliardi.
Oggi come nel
2011 la cosa è annunciata tramite il “Financial Times” – allora la speculazione
partì dalla Deutsche Bank. L’annuncio serve a far succedere la speculazione, a
provocare il “fatto” e farla chiudere con guadagno. La sola differenza è che
nel 2011 l’annuncio venne a luglio, ora ad agosto.
L’Italia ha già
speso 50 miliardi per calmierare il caro energia. Oltre due punti e mezzo di
pil in fumo. Come non detto. E il peggio deve ancora venire, da qui a
marzo-aprile. È come fare la guerra senza lo sforzo produttivo della guerra.
“Superquark.
Così Piero Angela ha denunciato l’allarme per il clima”. Oh perbacco! Ma no, il
giornale (“la Repubblica”) vuole dire il contrario – strilla in prima per
onorare la memoria di Angela. Quasi quasi, peccato!
,
Letta la mattina
s’impegna contro Meloni, che ha rilanciato il video in rete sullo stupro di una
quasi sessantenne ucraina da parte di un giovane africano, e la sera si ricorda
di dare solidarietà alla vittima. Va bene che Letta è un uomo, ma un po’ di
sensibilità, politica?
Alla vittima si
fa fare un lamento per la diffusione del video in rete, come se fosse un
lamento contro Meloni. Un giorno. Tutti i media insieme, come se tutti ne
avessero raccolto la lagnanza. Il giorno dopo tutti silenzio. C’è stato un
avvocato di mezzo? Gli ucraini sono coraggiosi, ma non sono scemi.
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