La legge voluta dal presidente Biden a Ferragosto per accelerare il passaggio della circolazione automobilistica all’elettrico applica i vantaggi fiscali previsti solo alle auto fabbricate in America.
Nel 2022 solo per 21 modelli si
avrà diritto al sussidio, tutti americani. La legge in pratica alza una
barriera alle auto europee e asiatiche non fabbricate negli Stati Uniti.
Non solo l’assemblaggio, anche la
componentistica deve essere americana per avere accesso al sussidio di 7.500
dollari introdotto dalla legge. In particolare, nel 2024 avranno accesso al
sussidio solo i veicoli che abbiano i “componenti per batteria” non prodotti o
assemblati “da un’entità straniera”. Che s’intende la Cina. Ma il divieto vale
anche per le auto importate dall’Europa, specie dalla Germania - vi esporta mezzo milione di auto, in aggiunta alle 800 mila prodotte annualmente negli Stati Uniti. Nonché dal
Giappone o dalla Corea del Sud. Fiat-Stellantis dovrebbe proteggersi con la produzione Chrysler.
Entro il 2025 le batterie fabbricate in America devono escludere “minerali critici” estratti, processati o riciclati da paesi stranieri. Da qui al 2025 una percentuale crescente di questi materiali dev’essere americana, o di “selezionati partner commerciali”.
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