Le città, che occupano solo il 2 per cento della superficie terrestre, ospitano il 55-60 per cento della popolazione mondiale, consumano il 7 per cento dell’energia prodotta nel mondo, e producono il 60 per cento delle emissioni di C2. Come arrivano fra otto anni a emissioni zero?
Molte iniziative si avviano per ridurre l’inquinamento
da traspo0rto merci su quattro ruote, dirottandolo sulla ferrovia e sulla ripresa
del cabotaggio. Ma niente si fa ridurre la circolazione stradale individuale.
Senza confronti la maggiore responsabile dell’effetto serra.
Si rimettono in esercizio le centrali
elettriche a carbone, venendo a mancare il gas e l’olio combustibile per la guerra
russa all’Ucraina. Le fonti di energia non fossili non hanno elasticità – e probabilmente
sono sovrastimate, lavorano al limite.
Si prolunga per lo stesso motivo l’attività
di centrali nucleari già destinate alla dismissione, in Germania e in Francia,
e si accresce la potenza di centrali attive in Slovenia, Slovacchia e altrove.
Benché anch’esse rigide, dai tempi lunghi, le centrali nucleari sono più
elastiche delle fonti di energia non fossili.
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