Salvatore Esposito, “Totò”, quarantenne tatuato capocamorra che in camera tiene una tigre, viene sparato, mentre Fabiana Martucci, “Rosetta”, dieci anni, alla spiaggia da scuola sull’altalena, cade e batte la testa. Finiscono in coma, si salvano, e capiscono di essersi scambiati – non i corpi, come dice la locandina, ma lo spirito. Seguono vari pasticci. Soprattutto del boss, diventato liliale.
Porporati,
sceneggiatore di molte “Piovre”, e di film d’impegno, s’è voluto prendere una
vacanza. Ma ne compartecipa lo spettatore. Una fiaba riluttante, con qualche moina di troppo, ma poi è fatta. In ambiente “napoletano”, sempre di
vicoli, ma un po’ prosciugato - la chiave è Esposito, il terribile Savastano di Gomorra, che si fa agnello. Anche l’aneddotica, delle “menti scambiate”, che
poteva essere interminabile, è contenuta.
Andrea Porporati, Rosanero,
Sky Cinema
Nessun commento:
Posta un commento