La bilancia dei pagamenti russa registra ogni mese attivi record. Per l’effetto congiunto dell’aumento del petrolio e del gas, che la Russia esporta, e della contrazione parziale delle importazioni per effetto delle sanzioni europee.
Il pil russo registra un calo
rispetto al 2021, ma limitato, del 3-4 per cento.
Le consegne di gas russo sono in
calo per effetto delle sanzioni. E in Germania per problemi tecnici al gasdotto
con la Russia – che le aziende occidentali già fornitrici dei ricambi
confermano, ma solo in parte. La Russia sovietica era sempre stata partner commerciale
affidabile. Anche nei momenti dì maggiore tensione politica con l’Occidente –
mai la “cortina di ferro” si era applicata agli scambi commerciali.
In una bilancia ipotetica di
perdite\benefici delle sanzioni, le “perdite” europee sono superiori a quelle
russe.
L’indebolimento dell’euro che ne
è derivato, ai minimi storici, penalizza ulteriormente l’Unione Europea, negli
scambi con l’area dollaro, dominante nel commercio mondiale delle materie prime, come gli idrocarburi e i minerali rari.
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