Una curiosa ricerca dell’“Economist” su Spotify per misurare la diffusione dell’inglese scopre che l’inglese sta perdendo spazi in tutto il mondo - eccetto che nei paesi anglofoni – rispetto a trent’anni fa, quando “era dominante”.
Il settimanale non è nuovo a queste
ricerche eterodosse: celebre è il suo indice annuale dell’inflazione per paesi
da hamburger MacDonald’s. Tre anni fa, sempre su Spotify, ha individuato febbraio come il mese degli ascolti più malinconici.
Gli ascolti sono stati suddivisi per tre
grandi gruppi di ascolto: anglofoni, ispanofoni, lingue locali. Perfino
nell’area anglofona l’inglese è meno usato nelle canzoni di successo (il
campione è costituito da 100 canzoni da hit
parade, n.d.r.), anche se di
poco, scendendo dal 92 per cento al 90. Nell’area ispanofona è passato dal 25
al 14 per cento. “Nel gruppo lingue locali, in paesi con forti, indigene
culture musicali - come Brasile, Francia e Giappone – l’inglese è declinato
anche più precipitosamente, dal 52 per cento dei successi ad appena il 30 per
cento”.
La
ricerca dà l’Italia come il paese dove è più in uso nelle canzoni di successo l’italiano,
con percentuali minime di spagnolo e di inglese.
“The Economist”, What Spotify data show about t<he decline of English, free
online
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