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Il falso buono – Berlusconi 31
All’improvviso
Berlusconi non vota il presidente del Senato, e anzi, a beneficio di telecamere
e video maker lo licenzia con un vaffa. All’improvviso Berlusconi insulta
Meloni, che gli ha fatto vincere le elezioni, seppure come ruota di scorta,
dicendola, a beneficio delle telecamere e dei teleobiettivi, “supponente,
prepotente, arrogante e offensiva”. All’improvviso lo statista Berlusconi si
dice in corrispondenza con Putin, che gli ha regalato una cantina di vodka. Come
se Putin fosse un vecchietto in pensione. Come se Meloni fosse una delle donne
“fatte” da lui. Come se ancora contasse qualcosa nelle Camere – tutti sanno che
i pochi eletti del suo partito, quando vorrà staccare la spina a Meloni, non lo
seguiranno.
Antifemminista per costituzione, con tre attacchi in tre giorni e successive riconciliazioni, vuole mostrare che non ritiene la vincitrice delle elezioni capace di governare. Salvo farsi guidare, in almeno due dei tre attacchi, da una donna, Marta Fascina. Una compagna che ne è a questo punto anche la badante. Per una campagna che si dovrebbe dire di perfidia femminile, per tagliare le gambe a Ronzulli per qualsiasi ministero, non solo per il Senato, e a Tajani agli Esteri.
Cosa è
cambiato nell’uomo dell’amore in politica che è così rancoroso? L’età certo
conta – era venuto a Roma sei mesi fa, ancora sotto effetto covid, incerto
anche nell’eloquio, sicuro che lo avrebbero fatto presidente della Repubblica.
Ma non molto è cambiato: l’uomo è sempre stato rancoroso, si vede da come ha
trattato e tratta il “suo” partito, i coordinatori, i ministri, i parlamentari.
Rancoroso e capriccioso, in politica come negli amori – si fidanza con chi
capita, la penultima era anche lesbica. Dei tanti che in teoria ha beneficato facendoli ministri e presidenti nessuno gli è riconoscente, da Urbani a Tremonti a Ferrara, persone onorevoli, e una ragione ci sarà.
Ha
presieduto molti governi, senza mai risolvere nulla. Malgrado il credito che
gli è venuto in Europa per avere assicurato una forte presenza ai Popolari in
Italia. Berlusconi al capolinea pensa di fare il discolo, ma soprattutto
spaventa i suoi.
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