L’avventura, come sempre in prima persona nella narrativa di Ernaux, e carica di desiderio, di una scrittrice in età, negli ultimi cinque anni del Novecento, con un ammiratore che ha trent’anni di meno, poco più che un ragazzo. Un racconto breve, di una ventina di pagine in realtà, ma carico. Sotto un tratto femminista – è “normale” l’uomo in età che si accompagna a una Lolita – che però non disturba, la scrittrice non si giustifica.
Ernaux sarà l’autore
che meglio racconta le pulsioni erotiche. Il rapporto simula la realtà – tutte le
realtà (gli sguardi, i commenti) di una donna in età che si accompagna a un giovanotto,
al mare, al ristorante, al caffè (a Capri) – ma potrebbe solo esprimere una fantasia
o un desiderio, del rapporto fisico come un bisogno. Dello scrittore in particolare,
lavoratore isolato – “spesso ho fatto l’amore per obbligarmi a scrivere” è l’incipit. Sarebbe un bel Nobel, se lo sarà, anticonformista.
Annie Ernaux, Le
jeune homme, Gallimard, pp. 38 € 8
Nessun commento:
Posta un commento