La stampa popolare a Chicago, Washington, New York (del colonnello Robert Mc Cormick, dei fratelli Patterson), Londra (di Lord Beaverbrook e Lord Rothermere) tra le due guerre, e ancora durante la guerra, nonché una parte importante della stampa d’opinione in America (la catena Hearst a Washington), era cinica, demagogica, jingoista (nazionalista-imperialista), antisemita, e filotedesca. Nemica di F.D.Roosevelt in particolare, e di Churchill. Con poca influenza, però, sull’opinione pubblica. “Dopo mesi di indiscrezioni, editoriali e cinegiornali contro, Roosevelt vinse la seconda di quattro elezioni presidenziali nel 1936 col più largo margine nel voto popolare in cento anni, e con 46 stati su 48”.
Geoffrey
Wheatecroft, The Limits of Press Power,
“The New York Review of Books” 18 ottobre 2022
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