Periodiche sui media le lamentele sugli italiani retrogradi e barbari che tengono i soldi “sotto il materasso”. Non comprano cioè i fondi comuni e le obbligazioni, delle banche e consoci. Che sempre, in ogni condizione del mercato, sono investimenti in perdita. Anche enorme – ora i fondi bancari, Arca, Anima, quelli pensione e altri consimili perdono dal 20 al 30 peer cento. Per cattiva gestione? No, non può essere tanto cattiva.
Si fa finta che il risparmio sia in Italia “protetto” come in America, dove c’è vera concorrenza, e le famiglie possono quindi creare fondi di risparmio per gli studi dei figli. In Italia un fondo a incremento, periodico, non accumulerà interessi, per quanto minimi, ma solo perdite: dopo dieci anni varrà il 15-20 per cento in meno, dopo quindici anche di meno. Tutto questo è scandaloso – non è imprevidenza o attiva gestione, è proprio deliberato furto.
Le stazioni di servizio fai da te addebitano, oltre la spesa del pieno, l’ammontare massimo autorizzato dalla carta di credito. Poi il giorno dopo o due giorni dopo lo annullano. Ma alcune volte no: si clonano le carte con una frequenza spaventosa alle stazioni di servizio. Non per l’ammontare del pieno, è vero, per venti o trenta euro. Quanto basta a scoraggiare la denuncia. Ma non la duplicazione della carta, che non è semplice. Non è mafia e quindi non interessa i Carabinieri? Se non è mafia, questa.
Aruba intima ogni cinque mesi il cambio di password. Pena la decadenza dello spid. Sicurezza? No, è arrivare al rinnovo, tramite un tuttofare, per pochi euro è vero, ma con perdita enorme di tempo. Non converrebbe pagare una piccola tassa a Aruba e contendenti, ed essere lasciati in pace: come si fa a cambiare identità ogni poche settimane?
Nessun commento:
Posta un commento