Gli Stati Uniti sono una potenza diversa: non hanno nemici potenziali ai confini.
Sono protetti da due oceani.
Hanno una costituzione “divina”,
intoccata da 230 anni.
Hanno elezioni ogni due anni.
Fanno guerra in continuazione.
Sono la
“nazione unica” di John Quincy Adams, il sesto presidente, figlio di John
Adams, il secondo presidente, autore della “dottrina Monroe”, o l’America agli
Americani, una dottrina imperialista a ridosso della nascita della nazione, con
applicazioni costanti, dapprima nel continente americano e nel Pacifico, contro
la Spagna, il Giappone e la Cina, poi, nel Novecento, in Europa e nel mondo.
“Per gli Stati Uniti l’Europa è la testa
di ponte geopolitica essenziale col continente euroasiatico. La posta
geostrategica dell’America in Europa è enorme” - Zbigniew Brzezinski, “La grande
scacchiera”, cap. 3, “La Testa di ponte democratica”
(Klaus von Dohnanyi, “Nationale
Interessen”).
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