Esce in volume la serie che Bacileiri ha pubblicato su “Linus”. Un’illustrazione di Milano anni 1950, tram, pubblicità, cartelli stradali, la Torre Velasca, il Pirellone, l’Upim, la Seicento, a corredo dei sordidi meandri della città. Non la prima “Milano nera” ma una delle meglio evocate da Scerbanenco. Che con questa “Venere” fu scoperto e consacrato scrittore, uno dei migliori autori di noir – fu scoperto a Parigi.
Una
delle prime indagini di Duca Lamberti, il “marlowe” infine nostrano, lombardo,
milanese, di Scerbanenco, che prima aveva tentato con luoghi e personaggi
inattendibili, Boston, Jelling, et al.
Bacilieri
ha lavorato sulla Milano dei fotografi de “La Notte”, il quotidiano del
pomeriggio del primo dopoguerra, raccolte in volume, “Ultima edizione”: vittime
di violenze, cadaveri, poliziotti, testimoni scioccati, colpevoli in manette,
“c’è tutto il mondo di Scerbanenco in quelle immagini”, e Milano in cemento sullo sfondo,
ancora un po’ sbrecciata – Milano si è ripulita dalla guerra negli anni 1980.
Paolo Bacilieri-GiorgioScerbanenco, Venere privata, Oblomov, pp. 160 ill. € 20
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