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Cronache dell’altro mondo – grandiose (235)
“Jill e io ci siamo onorati di
ospuitare i Macron al nostro primo pranzo di Stato come Presidente e First Lady - E di celebrare un’amicizia
definita dalle più grandi fra le cause: Democrazia, libertà, eguaglianza, opportunità. E libertà”.
Così il presidente Biden su tweet.
Una grande
vetrata è stata innalzata sul prato sud della Casa Banca a cui sono affluite
per il pranzo d’onore
le delegazioni ufficiali, in dinner jacket (tuxedo) con sparato e fiocchetto
nero, rose rosse e
iris sui tavoli,
e gran numero di celebrità: Claude Lelouch e Xavuier Niel, co-proprietario di “Le Monde” e
della canzone “My Way”, e Claude Lelouch per parte francese, il cantante John
Legend e il presentatore
Stephen Colbert per quella americana.
Nei colloqui Macron si è lamentato del
Biden Act, i 36o miliardi a sostegno dell’industria americana contro la
concorrenza straniera. Biden ha risposto: “Gli Stati Uniti non si scusano.
Tanto più che io mi sono mobilitato per questo piano. Siamo di ritorno agli affari,
l’Europa torna agli affari, contineuremo a creare occupazione in America, ma
non a spese dell’Europa”.
Si suppone si sia discusso anche di sommergibili. La
Francia lamenta di esere stata esclsua d’imperio dagli Stati Uniti un anno fa
dall’accordo già concluso con l’Australia per la fornitura di sommergibili (l’Australia
ha pagato per il mancato accordo una penale di 583 milioni di dollari). Ma non
se ne è fatto cenno nelle dichiarazioni.
Il giorno dopo Macron ha visitato New Orleans, in
compagnia della ministra degli Esteri antitaliana Colonna, per celebrarvi la
francofonia – la colonia, francese, fu venduta agli Stati Uniti da Napoleone
nel 1803. E per lanciarvi il programma French for all, scritto e promozionato
in inglese ma mirante a rafforzare e l’insegnamento del francese, lingua bruscamente
caduta in disuso, anche nell’Africa ex francese.
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