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Cronache dell’altro mondo - letali (237)
Il
governatore dell’Alabama, la repubblicana Kay Ivey, ha scritto alla Corte di
Giustizia dello Stato per chiedere più tempo per le esecuzioni delle pene di
morte.
Le
esecuzioni capitali del 2022 sono andate male in Alabama. Dei tre condannati da
giustiziare solo uno è morto, dopo lunghi tentativi di rintracciare due vene
che sostenessero il catetere intravenoso attraverso cui inoculare il veleno
mortale. Degli altri due giustiziandi l’esecuzione è stata sospesa dopo tentativi infruttuosi.
Ne dà testimonianza una delle poche persone che, a vario titolo, chiedono e ottengono
di assistere alle esecuzioni: Elizabeth Bruenig, trentenne scrittrice texana, redattrice
del periodico progressista “The Atlantic”, già curatrice delle “Opinioni” al “Washington
Post” e al “New York Times” - moglie di Matthew Bruenig, il blogger fondatore
del think thank di sinistra People’s Policy Project. Al fine di migliorare la procedura.
Gli
spettatori vedono solo la parte finale delle esecuzioni, quando il condannato
comincia a spirare. I preparativi per l’iniezione letale non sono visibili per
proteggere l’identità degli esecutori. Quest’anno hanno così assistito all’agonia
di un solo condannato, Joe Nathan James.
In
alternativa alle intravenose l’Alabama progetta di costruire una camera a gas.
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