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Di corsa nel Millennio senza tempo
La madre single
multitasking nei giorni degli scioperi parigini dei trasporti pubblici. Master
in Marketing, già capo struttura di primaria società di ricerche di mercato, ora
cameriera al piano in albergo (quanta fatica, non s’imnmaginerebbe). Con l’ex coniuge
assente e quindi senza mantenimento per i figli. Mentre all’anziana baby-sitter
la sua propria figlia intima di non più lavorare, “altrimenti chiama i servizi
sociali”.
Una simulazione
più che un racconto. Che regge il tempo lungo, di giorni e anzi settimane, di
un disguido dietro l’altro, di corse a piedi sotto la pioggia e passaggi racimolati
all’avventura, col volto che mostra sempre fresco della protagonista, interpretata
da Laure Calamy – attrice interprete in Francia di una cinquantina di film. O più
che della vicenda-situazione specifica, il racconto di come si viva,
apparentemente occupatissimi, in realtà “senza tempo”, cioè sopravvivendo, nella
confusione, di corsa, nel Millennio.
Premiato a Venezia per i suoi valori morali. Una lezione, allora? Comunque apprezzabile, non ricerca (sfrutta) effetti di angoscia.
Éric Gravel, Full
Time – Al cento per cento, Sky Cinema
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