La politica monetaria confidata alle
banche centrali, senza più alcun potere di indirizzo dei governi, non è una
canalizzazione entro criteri “tecnici” (norme di buon governo) ma un capestro, affidato
a boia inaffidabili se non sanguinari.
La Fed non è intervenuta prima contro l’inflazione,
quando avebbe potuto con mano più lieve, per non contrastare la Bidenomics, i
tre piani di gigantesca spesa federale del governo Usa: American Rescue Plan (2
mila miliardi di dollari), Infrastructure and Jobs Act (1,2 mila miliardi) e
Inflation Reduction Act (750 miliardi).
La Fed è intervenuta tardi e male. E la
Bce si adegua, senza più.
La Bce non capisce (Draghi fece eccezione, ed è per
questo un monumento) una differenza semplice tra Europa e Stati Uniti: gli Stati
Uniti possono creare debito senza limiti, federale, statale, col mondo, l’Europa
no.
O anche si può dire, il caso, dell’indigenza
più che dell’ignoranza dell’Europa. Che è nata all’insegna del “vincolo esterno”,
del potere taumaturgico tra i suoi membri di non si sa quale entità superna.
Purtroppo teorizzato, in Italia, da Draghi e dal presidente Ciampi (nella
opinione italiana a lungo si è fatto credere che l'Arcangelo fosse Angela Merkel…). E ora
si fa essa stessa soggetta a un mitizzato “vincolo esterno”, benché sia, scoperto
e anzi dichiarato, americano.
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