lunedì 12 dicembre 2022

La Fifa qatariota e l’arbitro Collina

Va alla conclusione imperturbato questo Mondiale del Qatar mentre si moltiplicano gli scandali per la corruzione che lo ha propiziato e accompagnato. I cronisti se ne dicono entusiasti, perché è sempre un mese di vacanza, in un posto poi carissimo. Ma nulla al confronto degli entusiasmi della Fifa, del grande emigré Infantino, assurto dall’ombra a Grande Capo, e del Capo degli Onesti, l’arbitro Collina, già coordinatore degli arbitri in Ucraina. 

L’arbitro spagnolo Lahoz ha osato ammonire Messi nella violentissima partita Argentina-Olanda, e Collina lo ha sospeso inflessibile. Mentre Infantino non ha sanzionato, neppure criticato, la squadra argentina, che in formazione si è recata a dileggiare gli olandesi sconfitti - è il “legittimo entusiasmo”, dicono i cronisti, colliniani e quindi onesti per definizione ma digiuni di diritto (la “legittimità” è concetto complicato).
La storia degli arbitri in questo Mondiale, quando si potrà ricostruire, sarà una copia di quella economico-finanziaria?
Senza accedere alla cospirazione che denunciano i calciatori portoghesi, la designazione di un argentino a dirigere Marocco-Portogallo cos’è? Un errore? Non può essere, Collina è infallibile - l’unico che non cambia nella federazione del calcio mondiale, dove il più onesto ha la rogna, una barca in un mare in tempesta di dollari.

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