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L’amore è meglio di un romanzo
Una gradevole,
distensiva, immersione nella campagna toscana. Sulle tracce del romanzo dallo
stesso titolo di Edoardo Nesi – ma limitando alla giusta misura, accennato, il
bozzettismo toscano. Con finale in una fredda Milano, di grigio uniforme,
vivace come una grande Ikea. Dove però si scopre l’amore, fulminante.
Uno strano film, a
tratti curatissimo, a tratti tirato via. Una prova misurata e maggiore dell’attore-scrittore
Giuseppe Maggio. Piena dei soliti tic, anche se d’autore, quella di Marco Giallini
– cui però la sceneggiatura non offre molti spicchi. L’assistente editoriale,
incubatore del secondo parto del romanziere di successo, e il bizzoso autore di
un solo libro, ma con venticinque anni di sucesso ininterrotto.
Anche il finale
stona: vi si dichiara l’inutilità (la “stronzaggine”) dei romanzi, tanto più se
di successo persistente, e la felicità della vita. Lasciando perplessi:
infelicità d’autore? Ma la lenta, posata, minimal narrazione è
simpatica: divertente il giusto, comprimendo i gigionismi.
Eugenio Cappuccio,
La mia ombra è tua, Sky Cinema
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