Ombre - 644
Formidabili il giudice
romano – giudice civile – e le cronache cittadine, che vogliono “pignorare i
palazzi dei tedeschi per risarcire le vittime della deportazione”: il Goethe
Institut, l’Istituto Storico Germanico, l’Istituto Archeologico Germanico. È
vero che non sanno di che parlano, nel senso che non hanno mai studiato niente
– che ne sanno della Germania, si limitano a titolare quello che sparano un
paio d’avvocati per le réclame gratis sui giornali. A settant’anni dalla guerra,
o ottanta.
Nella vicenda
giudiziaria di Renzi a Firenze è chiaro che c’è una magistratura “deviata”,
come già c’erano i servizi deviati. E trattandosi di Firenze è probabile che sia
di origine massonica, come la P 2 di Gelli. Per questo intoccabile, come la
Procura di Genova si è affrettata a dichiarare? Documenti trasmessi illegalmente
al Copasir, cioè diffusi via Parlamento, o un Procuratore di Firenze che s’intrufola
a Siena, nelle vicende Mps, per la morte (suicidio?) di un alto funzionario,
non sono “irritualità”, come dicono i giudici benevoli con se stessi.
Più indiscrezioni, e più puntute, contro
la Juventus le ha dagli inquirenti - Guardia di Finanza e Procura della
Repubblica di Torino - “la Repubblica”, il giornale degli Elkann, i proprietari
della stessa Juventus. Abilità di cronisti? C’è dell’altro, le indiscrezioni sono
selezionate.
Ciò che più impressiona di questo Mondiale
nel deserto, dagli alloggi carissimi, è il numero degli spettatori. Più
probabilmente di ogni altro Mondiale, con stadi sempre pieni, in un paese di nemmeno
tre milioni di abitanti – comprese le donne, che non vanno allo stadio. Ben 85
mila (è stato costruito uno stadio da 85 mila?) per Arabia Saudita-Messico. Altrettanti
per Camerun-Brasile, senza Neymar. 70 mila per Inghilterra-Usa. 67 mila per
Costarica-Germania – Costarica-Germania?
Manif femminista NonUnaDiMeno a Roma o
delle scimmiette – mafiose: di quell3 che non c’erano, non vedono, non sentono?
“Meloni fascista la prima della lista” è un revival Br, o semplicemente non si
sa (piu) usare il rimario?
“In dodici mesi
100 mila sbarchi”, tanti ne contano Gabanelli e Ravizza. Che sono, niente. Centomila mila sbarchi in Italia. Duecento
sono andati in Francia, il finimondo. Duecento di numero, non migliaia. E poi
si dice che in Italia non c’è il fascismo. Per chi non legge i giornali, forse.
Non c’è obbligo
del pos per i commercianti per una spesa fino a 60 euro. Scandalo: il governo per
la mafia, il riciclaggio, eccetera. Come? Dove? Il pos che c’entra col riciclaggio?
Non si dice – nessuno dice – che l’obbligo del pos è un tassa che il commerciante,
e l’utente, devono pagare alla banca.
328 film prodotti
in un anno, uno al giorno tolte le domeniche, visti (da pochi) in sala meno della
metà, 156. Il miracolo, al rovescio, lo ha fatto il ministro della Cultura
Franceschini, con gli sgravi fiscali. Sgravi, e fondi delle Film Commission regionali,
talvolta di due e tre insieme. Sono un business per sé: si montano due ore di
film, e l’affare è fatto. Lo Stato dove mete mano fa male, con le migliori
intenzioni? Migliori per i produttori, anche improvvisati.
Curiosa, anche irritante,
la telecronaca di Rimedio e Di Gennaro di Spagna-Germania al Mondiale, tifosissimi
della Spagna, che dipingono come una macchina da gol e poi andrà a perdere col Giappone – col Giappone… (mentre la Germania
sarà eliminata, non era granché di suo). Perfino del placido Bizzotto, complice
di Adani “messianista”, in Argentina-Mesico, inguardabile – unico atleta Orsato,
l’arbitro. In mancanza dell’Italia, si tenta di sollevare l’interesse per il
Mondiale con il tifo? No, è conformismo: la Spagna ha rifilato sei gol al Costarica,
che non si sa perché è al Mondiale, e quindi ha vinto.
Non c’è paragone
tra Messi, un pesce freddo, e Maradona, ma la voglia di eroismo è grande: Adani
non è solo, Cazzullo lo mette nell’Olimpo. Ha segnato molti gol, ma perché ha
giocato in supersquadroni – quanti ne ha segnati quando il Barcellona è
decaduto? Non giocava mica a Napoli, nel Napoli.
È esilarante, a
tratti, leggere del Mondiale o seguirlo sulla Rai, con giornalisti e commentatori
sportivi che non sanno parlare di calcio e s’impancano in processi. Mancando l’Italia,
campo d’onore dei giurisperiti, s’impancano su questioni di politica
internazionale di cui non sanno nulla. A volte anche imbarazzante, anche se in
genere si limitano a starnazzamenti sui “diritti”. Sui quali tutti siamo buoni.
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