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Adagio con la Juventus, indietro tutta
“Siamo
stupidi o che?” “Ci diamo la zappa sui piedi? “Tuti in Europa si arrangiano con
le plusvalenze e gli accordi sugli ingaggi per superare un anno di blocco, solo
noi ce ne facciamo una colpa?” Sotto accusa anche la Consob – “gestita da milanesi”:
“Nessuno alla Consob inglese chiede conto al Tottenham o al Manchester United delle
plusvalenze” – al Tottenham, sottinteso, dove c’è da un paio d’anni Paratici,
responsabile del crimine imputato alla Juventus e lui sesso condannato, senza
che il club inglese si sia impensierito.
Sbolliti
gli entusiasmi per la condanna della Juventus, sono emersi i timori. Assenti i
due club milanesi, di proprietà remote, ma un po’ tutti i club di seria A, incluse
la Roma e la Fiorentina, di proprietà americana, e anche qualcuno di serie B, si
sono agitati molto il giorno dopo, cioè ieri, contro Gravina, il loro presidente,
i suoi affiliati della giustizia sportiva - Gravina era già discusso per gli arbitraggi contro, contro il club torinese, come oggi in Juventus-Atalanta, troppo plateali. Li spaventa che l’Uefa, alle cui
competizioni alcuni club concorrono, li metta sotto giudizio - ne metta sotto
giudizio i conti. Mentre un po’ tutti, compresi alcuni club di serie B, temono la
disaffezione di sponsor e investitori promozionali. Nonché la decurtazione dei
diritti tv. E la privazione di un ricco match con la Vecchia Signora, nel caso
della ventilata retrocessione, che sempre fa il sold-out.
L’indaffarato
Chiné ha tralasciato gli altri impegni per spiegare, per tutta la giornata, i
motivi “tecnici”, giuridici, della condanna. Ma ha ottenuto l’effetto di moltiplicare.
se possibile, lo scontento degli altri club. Che Gravina si sia affidato a tale
personaggio, qualificato nella migliore delle espressioni di azzeccagarbugli. Il
destino d Gravina ne esce segnato. Non ha contro più solo il suo creatore
Lotito, ma un po’ tutti i presidenti del calcio.
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