Eurodiktat(ura)
Richiesto
di un parere sulle critiche alla Bce per il caro denaro Mario Monti lascia giustamente presumere
di peggio, poiché i tassi d’interesse sono ancora ben al di sotto dell’inflazione,
ma nel merito consiglia il silenzio. È meglio non criticare apertamente, dice, si
sollevano dubbi e timori sull’Italia.
È una
strana concezione dell’Europa, questa, ma è quella dominante in Italia, se non
la sola, giacché la prospetta la figura più esperta di Bruxelles: di un’Europa correzionale,
preside arcigna – prefettessa, questora – che bacchetta e punisce. Mentre è solo
espressione dei paesi che ne fanno parte. È una concezione tutta italiana – non
c’è l’analogo in Grecia o in Spana o in Portogallo, per stare alla categoria
dei “paesi mediterranei” considerati discoli a Bruxelles. È l’effetto della
cancellazione della politica, a favore dei “tecnici”, degli “esperti”. E dell’Europa
vista come “vincolo esterno” a un’Italia incorreggibile, non si sa perché, di
un’Europa cioè che impone le regole. Che è stata l’ideologia di personalità pure
non da poco, come Ciampi e Draghi.
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