La
questione che l’Europa (non) pone agli Stati Uniti, sugli aiuti all’industrtia
nazionale (il piano Biden di contributi e sovvenzioni per 465 miliardi di dollari),
è di fatto più che un piano industriale nazionale: è l’abbandono del libero
commercio. Della globalizzazione. Della World Trade Organization per la
liberalizzazione del commercio, che gli stessi Stati Uniti hanno voluto e
creato poco meno di trent’anni fa, nel 1995, a conclusione di un decennio di
trattative internazionali, l’“Uruguay Round” - e ora li condanna.
È un abbandono
deciso, organizzato, e non minacciato come nel caso dell’“elefante” Trump a
fini negoziali – senza cioè (inter)rompere le regole del gioco. Il lieve
saltellante Biden col sorriso, è nel pieno del progetto America First.
Da Berlino - restando Bruxelles inattiva - a Tokyo su studiano controffensiva. E a Pechino. In parallelo con la risposta militare alla Russia, che esige unità, uno scontro è in atto sul piano economico anche tra le potenze occidentali (Germania e Giappone, in parallelo, puntano anche al riarmo in proprio).
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