L’Europa investe in Cina, gli Usa in Asia
L’Unione
Europea è il maggior investitore straniero in Cina e in India, secondo i dati
del Fondo Monetario Internazionale a fine 2021, nei settori produttivi. Per
investimenti che raddoppierebbero includendo la Gran Bretagna.
Gli Stati
Uniti sono il maggiore investitore in Asia in termini finanziari, di
portafoglio – ma escludendo praticamente l’India (contabilizzato è un portafoglio
di appena 10,6 miliardi di dollari). Per investimenti produttivi sono i primi
nei paesi Asean: Filippine, Indonesia, Malesia, Singapore, Thailandia).
Gli
investimenti europei in Cina-Hong Kong ammontavano a fine 2021 a 273, 5 miliari
di dollari (a 491, 3 con la Gran Bretagna). Quelli americani a 137,1 miliardi.
Per una quota rilevante, 101,4 miliardi, gli investimenti europei erano
tedeschi.
Nei paesi
Asean gli investimenti americani ammontavano a 484,1 miliardi. La Ue veniva
seconda con 338 miliardi (452 cumulando con la Gran Bretagna). Terzo il
Giappone, con 262,3 miliardi. Quarta la Cina, con 216,5 miliardi.
Gli
immobilizzi di portafoglio americani erano calcolati in 434,9 miliardi per la
Cina, 575,8 miliardi per l’Asean. La Ue veniva secondo in Cina, con 256,9
miliardi (354,1 con la Gran Bretagna). E in quarta posizione nell’Asean, con
88,8 miliardi (150,1 con la Gran Bretagna), dietro la Cina (262,6 miliardi) e
il Giappone (123,5).
Irrisori
gli immobilizzi di portafoglio in India, anche da parte europea (5,7 miliardi,
6,6 con la Gran Bretagna). Mentre erano già robusti gli investimenti
produttivi:136,5 miliardi (216,9 con la Gran Bretagna), contro i 108,6
americani.
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