sabato 28 gennaio 2023

L’inflazione da banche centrali

È l’inflazione indotta dalle banche centrali, Federal Reserve e Banca centrale europea? In parte sì.
L’assunto è sorprendente, e anche arduo. Ma il Fondo Monetario Internazionale lo argomenta, nel bollettino week-end di “Finance&Development”, in una circostanziata disamina, “The Costs of Misreading Inflation”. Le banche centrali sono intervenute tardi, quando segnali inflattivi erano evidenti da tempo. E con aumenti a raffica del caro denaro ne hanno accentuato gli effetti mentre i sottostanti fattori inflattivi si indebolivano.
Il segnale trascurato è la moltiplicazione dei noli post-pandemia: “I banchieri centrali avrebbero potuto spegnere l’inflazione prima se avessero fatto attenzione alla spirale dei costi di un settore trascurato”, i noli marittimi. “A fine 2021, quando il presidente della Federal Reserve Powell e altre autorità monetarie insistevano che l’inflazione era soltanto transitoria”, i noli marittimi erano letteralmente esplosi. “A ottobre 2021 il nolo dei container era aumentato del 600 per cento rispetto ai livelli 
”. Quello delle merci alla rinfusa era triplicato. Con un impatto inflattivo, per il solo aumento dei noli, di 2 punti percentuali.

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