L'Italia dei miracoli
Il breve capitolo “L’Italia
del miracolo”, una decina di pagine, meno, sa mettere assieme un pranzo all’Eliseo,
al tavolo con Fernand Braudel, il “miracolo economico” e “l’Oscar alla lira
italiana”, Enrico Mattei e le “sette sorelle”, il no al piano urbanistico nazionale
(di Fiorentino Sullo), la Corte costituzionale e l’adulterio della moglie, le
denunzie contro la “Dolce Vita” di Fellini, e
il festival di Sanreno in Parlameno. Tutto preciso – documentato – e ben
raccontato.
Il sito offre una
vasta serie di ricordi, testimonianze, reportages, riflessiooni, e anche
una “storia” dell’Italia di cinquanta e sessanta anni fa, nonché del giornalismo
che allopra si praticava, del mitico direttore dell’Ansa per oltre trent’anni
(vi avviò perfino la digitalizzazione, primo caso fuori degli Stati Uniti, nel
1970 – la preistoria del digitale), morto un anno fa.
Molti consigli
anche sul giornalismo – che insegnò alla Luiss, lasciata l’Ansa. Che ora sanno
di arcaico, l’opinione pubblica orientandosi sui social, una specie di ritorno
allo stato selvaggio. Consigli di mestiere ma anche criteri di deontologia dell’informatore
di professione. Nonché ricordi importanti della reinvenzione del giornalismo in
Italia nel dopoguerra. Lui partiva da Firenze, dalla “Nazione del popolo” della
Liberazione poi diventata “Giornale del mattino”, diretto da Ettore Bernabei e
poi da Hombert Bianchi. Ricco di collaboratori illustri, e soprattuto organato
innovativamene, con titoli chiari e molte fotografie – “Un quotidiano che
inventò il futuro”
Sergio Lepri, Consigli
e documenti per chi opera nel campo dell’informazione, www.sergiolepri.it
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